Mentre Twitter e Meta si sbizzarriscono nella definizione del significato di verifica nelle loro app, anche LinkedIn sta sperimentando alcuni nuovi elementi di verifica, come mezzo per aggiungere un ulteriore livello di fiducia nelle sue inserzioni.
Il mese scorso LinkedIn ha lanciato le fasi iniziali di un nuovo processo di verifica dell’identificazione personale, che consente agli utenti di aggiungere una nota di conferma alle proprie inserzioni di aggiungere una nota di conferma al proprio profilo fornendo il proprio ID assegnato dal governo. Ora LinkedIn sta testando anche nuovi elementi di verifica all’interno dei post di lavoro, che forniranno un contesto più ampio per capire chi è il potenziale datore di lavoro, in base alle sue informazioni su LinkedIn.
Come si può vedere in queste immagini, su alcuni annunci di lavoro è presente la nuova opzione “Mostra verifiche” che, se toccata, mostrerà un elenco di elementi di identificazione confermati da quell’azienda.
Come spiegato da LinkedIn:
“Quando vedete le verifiche sui post di lavoro, significa che ci sono informazioni che sono state verificate come autentiche dall’inserzionista, da LinkedIn o da uno dei nostri partner. Le informazioni verificate mostrano se l’inserzionista è affiliato a una pagina ufficiale dell’azienda, se ha verificato l’e-mail di lavoro o il luogo di lavoro o se il suo ID governativo è stato verificato tramite CLEAR”
CLEAR è anche il partner chiave nel processo di verifica dell’ID personale di LinkedIn, con l’azienda che esternalizza parte del carico di lavoro a una terza parte, invece di controllare e confermare gli ID da sola.
Con 930 milioni di iscritti, il lavoro da fare sarebbe molto ed è per questo che altre piattaforme hanno esitato all’idea di offrire processi di verifica dell’identità su larga scala, almeno gratuitamente. Twitter ha incluso la conferma del numero di telefono nel processo di iscrizione a Twitter Blue, che non è un vero e proprio processo di verifica dell’identità, mentre Meta Verified include un requisito di verifica dell’identità governativa, ma ovviamente solo per gli abbonati paganti.
Questo limita il carico di lavoro del team di Meta, mentre il processo di LinkedIn offre un’altra strada, anche se sarà difficile da scalare (la verifica dell’ID di LinkedIn è disponibile solo per gli utenti degli Stati Uniti al momento).
Tuttavia, per coloro che sono in grado di utilizzare questi metodi di identificazione, ciò fornirà un’ulteriore conferma che sono chi dicono di essere e che la posizione sarà effettivamente all’interno dell’azienda come pubblicizzato, e non un’azienda falsa che cerca di ingannare le persone con un nome riconosciuto.
Questo è un altro problema che LinkedIn sta affrontando e che ha sempre affrontato in una certa misura. Ecco perché questo tipo di elementi di verifica potrebbe essere importante: in questo momento, infatti, chiunque può dichiarare di aver lavorato per qualsiasi azienda nell’app, senza che la pagina aziendale vera e propria possa disconoscerla o impedirle di farlo.
Forse, quindi, questo sarà un passo significativo per favorire una maggiore fiducia nella piattaforma e per garantire che gli utenti si sentano più a loro agio nel fare domanda di lavoro con l’app.
LinkedIn afferma che la verifica degli annunci di lavoro è in fase di implementazione limitata a partire da oggi.
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