Cosa succederà a Snapchat, che è ancora molto popolare tra gli utenti più giovani e sta crescendo a ritmi sostenuti, ma sta anche lottando per massimizzare le entrate e compensare i costi crescenti, in un contesto economico più difficile?
Quest’anno Snap è stata costretta a tagliare centinaia di posti di lavoro e ad accantonare alcuni dei suoi progetti più ambiziosi a causa della pressione sui costi. E nonostante abbia aggiunto più di 30 milioni di utenti attivi, superando per la prima volta i 400 milioni di DAU, ha faticato a crescere in Nord America e in Europa, le regioni in cui genera la maggior parte delle sue entrate (in base agli utenti).
Ciò significa che Snap ha ancora un grande potenziale di guadagno futuro nei mercati emergenti, ma che al momento non stanno portando un sacco di soldi alla piattaforma. Inoltre, se da un lato Snap è riuscita a integrare le sue entrate grazie alla crescente popolarità della sua offerta di abbonamento a Snapchat, che ora ha raggiunto i 7 milioni di membri paganti, dall’altro lato si tratta ancora di un contributo minimo al suo giro d’affari complessivo. Con 7 milioni di abbonati, Snap guadagnerà circa 81 milioni di dollari a trimestre grazie a Snapchat. Nel terzo trimestre di quest’annoSnapchat ha generato complessivamente 1,189 miliardi di dollari.
Quindi, con la riduzione delle risorse che limita la sua capacità di innovare e la necessità di massimizzare le entrate, come si muoverà Snap?
Ho pensato che Snap avesse un asso nella manica, grazie al suo sviluppo AR leader nel settore. Praticamente ogni tendenza AR è nata da Snap e, grazie ai suoi strumenti di creazione AR ampliati e all’esperienza di livello superiore, sembrava che Snap fosse nella posizione migliore per capitalizzare il crescente interesse per le esperienze di realtà aumentata, emergendo dai nuovi indossabili AR in fase di sviluppo.
Snap, ovviamente, sembra ancora pronta a rilasciare i propri occhiali AR, con una versione AR completa degli Spectacles attualmente in fase di test limitato, che sta sviluppando da oltre due anni. Questa è sempre stata la direzione che Snap avrebbe preso, ma l’aumento dei costi di produzione e la riduzione della flessibilità di spesa sembrano aver ridotto le sue opzioni anche in questo caso, con un vero e proprio rilascio di Spectacles AR da parte dei consumatori che sembra non essere all’orizzonte in questa fase.
Quindi cosa fa Snap? Si spinge in ogni caso, nella speranza di battere Meta e Apple nella corsa agli indossabili AR, oppure i loro progetti hanno già superato gli Spectacles, riducendo la sua capacità di generare denaro reale dagli occhiali AR.
Questo sembra essere ciò che si sta prospettando, dato che Meta continua ad avanzare i suoi occhiali da sole Ray Ban, che ora sembrano sempre più il chiaro leader del settore.
Certo, anche Apple ha in arrivo le sue cuffie Vision Pro da 3.499 dollari, ma sono a) legate a un dispositivo di elaborazione e b) ridicolmente costose.
Per questo motivo i Ray Ban di Meta sono più attraenti e hanno un aspetto migliore degli attuali Spectacles di Snap.
Certo, dal punto di vista stilistico non sono il massimo e se Meta riuscirà a realizzare delle cuffie AR più belle e funzionali, che assomigliano molto a dei normali occhiali da sole, non so se Snap sarà in grado di competere, anche se riuscirà a portare i suoi occhiali AR a uno stadio commerciale.
Il passo successivo più ovvio è che Snap collabori con terze parti, portando le sue conoscenze AR su altri dispositivi e sistemi.
Snap ha già collaborato con Apple per i suoi sviluppi AR, aiutandola a testare strumenti AR avanzati per l’iPhone in diversi momenti, mentre The Information ha riportato questa settimana che Snap è in trattativa con OpenAI per integrare una funzionalità simile a ChatGPT nei suoi Spectacles AR.
Il che replicherebbe il modo in cui Meta sta inserendo le funzionalità di intelligenza artificiale conversazionale nei suoi occhiali.
Questo suggerisce che Snap sta ancora sviluppando i suoi Spectacles AR, ma potrebbe anche essere il precursore di una partnership più ampia con OpenAI e il principale investitore Microsoft, per dare impulso alla spinta di Snap nella corsa agli indossabili AR.
Che, a quanto pare, è ciò di cui Snap ha davvero bisogno. Come entità indipendente, Snap sembra sostenibile e addirittura destinata alla crescita in alcune aree. Il problema è che Snap ha bisogno di più soldi per sviluppare i suoi progetti più importanti e per questo forse la collaborazione con un altro operatore potrebbe essere un’opzione più valida.
In ogni caso, deve muoversi in fretta. Se Meta riuscisse a rilasciare occhiali AR funzionali e alla moda prima di Snap, il valore degli Spectacles AR verrebbe intaccato, soprattutto se l’eventuale dispositivo di Snap dovesse essere più costoso e non all’altezza dei Ray Ban di Meta.
Senza un partner, non vedo come Snap possa competere. Tuttavia, attraverso una partnership, Snap potrebbe capitalizzare il suo vantaggio nello spazio AR e diventare una piattaforma fondamentale per il passaggio alla fase successiva.
Per il momento non sembra esserci nulla di imminente, ma terrei d’occhio le future partnership di Evan Spiegel e compagni.
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