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Promemoria: La modalità in incognito non protegge i tuoi dati

 

Google Chrome incognito mode screenshot
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screenshot / DigitalTrends.com
Google si sta impegnando per far sì che gli utenti comprendano il significato della modalità Incognito sul suo browser Chrome a seguito di una causa collettiva che è costata all’azienda 5 miliardi di dollari.

La testata

MSPoweruser ha scoperto che Google ha testato una build Canary di Chrome con una definizione aggiornata della Modalità Incognito che spiega più chiaramente le clausole di ciò che viene nascosto quando si entra in questo stato di navigazione. Il nuovo disclaimer include una riga aggiunta nel primo paragrafo che recita: “Questo non cambierà il modo in cui vengono raccolti i dati dai siti web che visiti e dai servizi che utilizzi” Per il resto, il testo rimane sostanzialmente invariato.

Puoi vedere la versione originale nella foto qui sopra. Questa differenza è sottile e sottolinea solo che i tuoi dati verranno comunque raccolti online in modalità Incognito, che era alla base della causa legale.

L’aggiornamento fa seguito all’accordo per la causa collettiva del 2021 in cui le persone coinvolte sostenevano di non essere a conoscenza della portata dell’accesso ai loro dati in modalità Incognito. Google, il tuo ISP e il tuo datore di lavoro possono tutti visualizzare e raccogliere dati dalla cronologia del tuo browser Chrome, anche in modalità Incognito.

Molte di queste informazioni erano già state specificate nel disclaimer originale di Google, in cui si affermava che il browser non salva la cronologia del browser, i cookie e i dati del sito, così come le informazioni inserite nei moduli. Inoltre, indicava che l’attività del browser potrebbe essere visibile ai siti web visitati dall’utente (a scopo pubblicitario), al suo datore di lavoro, alla sua scuola o al suo provider di servizi internet.

Tuttavia, Google ha risolto questo caso anni fa e sta procedendo a ripulire tutti gli errori percepiti. Dato che questa fuga di notizie riguarda una build Canary, ovvero una versione iniziale con pochi test, non si sa se e quando l’aggiornamento sarà disponibile per gli utenti pubblici, ma è un buon segno che Google stia prendendo sul serio la questione. Tuttavia, non sono state apportate modifiche sostanziali al browser Google Chrome in termini di funzionalità generali.

Molti utenti online esperti utilizzano spesso una rete privata virtuale (VPN) per proteggere le loro attività personali su internet da occhi indiscreti. Anche l’utilizzo di browser più sicuri, con meno funzioni di tracciamento e una migliore modalità Incognito, come Firefox, Brave e DuckDuckGo, è una buona opzione.

Google non è l’unica azienda tecnologica che ha sofferto legalmente a causa della violazione dei dati. Nell’aprile del 2023, Meta (ex Facebook) ha patteggiato una causa collettiva da 725 milioni di dollari, in cui si descriveva come la piattaforma di social media lasciasse i dati degli utenti e dei loro amici esposti a terzi a scopo di lucro. La causa aggiungeva che Facebook non aveva alcuna regola o protezione della privacy per quanto riguardava le modalità di interazione di terzi con i dati dei suoi utenti.

Più di recente, una violazione dei dati dell’azienda di test del DNA 23andMe, avvenuta nel dicembre del 2023, ha fatto sì che il marchio aggiornasse rapidamente i propri termini e servizi nel tentativo di evitare un’azione legale collettiva per i dati compromessi.

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