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Zuckerberg dice che Meta si sta impegnando a fondo per guidare il futuro dell’AI

 

Pur rimanendo concentrata sulla sua iniziativa di metaverso a lungo termine, l’IA è diventata un obiettivo molto più importante per Meta, con Zuck e Co. che stanno cercando di sfruttare l’ultima tendenza tecnologica, che ritiene avrà un impatto trasformativo sul modo in cui interagiamo, in quasi tutti i sensi.

In quest’ottica, quest’anno Meta cercherà di potenziare i suoi progetti di intelligenza artificiale attraverso un aumento degli investimenti nella sua tecnologia di back-end, che potrebbe portare a nuovi elementi di intelligenza artificiale nelle sue varie piattaforme.

Mark Zuckerberg ha fornito una panoramica di base dei suoi piani sull’IA in un post pubblicato oggi su Threads, in cui ha dato qualche vaga indicazione sui prossimi passi.

Zuckerberg vede l’IA generativa fondersi in tutte le aree della nostra vita quotidiana e l’introduzione di un assistente IA nei suoi occhiali Ray Ban Stories è solo l’inizio di questa fusione sistematica.

In linea con questo obiettivo, Meta aumenterà i suoi investimenti nell’hardware, che comprenderanno la costruzione di un enorme stack tecnologico, probabilmente più grande di quello di qualsiasi altra azienda.

L’obiettivo all’orizzonte è lo sviluppo dell’intelligenza generale automatizzata, o AGI, che è il Santo Graal dello sviluppo dell’IA. I sistemi AGI saranno essenzialmente in grado di pensare da soli, quindi non si limiteranno a rispondere alle richieste umane, ma suggeriranno anche opzioni e casi d’uso completamente nuovi, per migliorare ulteriormente l’esperienza dell’utente.

Il timore dei detrattori dell’IA è che questo porti a un futuro simile a quello di Terminator, in cui le macchine diventeranno la specie dominante della Terra, anche se la maggior parte di coloro che sviluppano progetti di IA non ritiene che questo sia il caso probabile.

Per Meta, la sua visione della prossima fase di sviluppo dell’IA prevede una maggiore capacità creativa attraverso l’interazione con l’IA, compresa, potenzialmente, la capacità di creare interi nuovi ambienti VR, semplicemente parlandone.

In una recente conversazione con Alex Heath di The Verge, Zuckerberg ha anche suggerito che i bot AI diventeranno sempre più comuni e uno strumento interattivo più prezioso.

Zuckerberg vede un futuro in cui i mondi virtuali saranno generati dall’IA e riempiti di personaggi IA che accompagneranno le persone reali. Ha dichiarato che quest’anno è in arrivo una nuova piattaforma che consentirà a chiunque di creare i propri personaggi IA e di distribuirli attraverso le app social di Meta. Forse, suggerisce, queste IA saranno anche in grado di pubblicare i propri contenuti nei feed di Facebook, Instagram e Threads”

Questo sembra meno interessante: intasare gradualmente le nostre piattaforme di media “sociali” con post automatizzati che generano semplicemente un dialogo tra di loro. Ma è inevitabile che ciò sia già in atto, con strumenti in grado di generare i tuoi post sui social e poi, logicamente, le risposte agli stessi.

Infatti, LinkedIn dispone di uno strumento di suggerimento dei post, mentre X sta cercando di collegare il suo chatbot Grok direttamente al compositore di post, in modo da poter condividere le risposte generate come risposte dal tuo account.

Indipendentemente dal fatto che si tratti di uno sviluppo positivo o meno, lo slancio che si sta verificando significa che probabilmente siamo troppo avanti per fermarlo e che diventerà sempre più difficile capire se si sta comunicando con un vero essere umano o con un bot presente in ogni app.

Zuckerberg sembra credere che questo porterà a un’esperienza migliore, con la creazione di personaggi con cui interagire a piacimento. Ma mi chiedo se, alla fine, ciò spingerà più persone a tornare agli incontri di persona, come antidoto a un impegno online sempre più artificioso e come mezzo per mantenere una connessione umana essenziale, che probabilmente viene sottovalutata dal punto di vista della salute mentale.

Naturalmente, i progressi di Meta negli strumenti di intelligenza artificiale incorporeranno anche la sua piattaforma di annunci pubblicitari, di cui Meta ha già sottolineato il miglioramento delle prestazioni.

Anche questo aspetto continuerà a migliorare man mano che Meta espanderà la sua capacità di apprendimento automatico e sarà interessante vedere quanto potrà migliorare il targeting di Meta come risultato di una più ampia comprensione individuale.

Tuttavia, lo stesso problema persiste: Come si può continuare a migliorare il targeting degli annunci per gli esseri umani reali e paganti quando sempre più bot si infiltrano nel flusso?

Quando i profili dei bot condividono gli aggiornamenti, questi verranno inseriti nell’algoritmo degli annunci per determinare gli interessi degli utenti, il che potrebbe far deviare la rete di annunci di Meta nella direzione sbagliata. Senza dubbio Meta ne sta già tenendo conto, ma si tratta di un’altra complicazione che accompagnerà il futuro alimentato dall’intelligenza artificiale.

Le risposte a ciascuna di queste domande non sono ancora chiare, né è possibile scoprirle, perché nessuno sa esattamente come si evolverà la situazione.

Ma quello che sappiamo è che Meta sta spingendo molto sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, nel tentativo di essere all’avanguardia e di attirare le persone nelle sue esperienze di livello superiore.

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