Insomma, “Bard” era comunque un nome piuttosto stupido.
Oggi Google ha annunciato il lancio della prossima generazione di chatbot AI e ha rinominato “Bard” in “Gemini”, che è anche il nome del modello linguistico AI che alimenta il sistema.
Il nuovo bot Gemini AI faciliterà una più ampia gamma di casi d’uso, rendendo più semplice la generazione di testi e immagini, in forme diverse, basate sul sistema AI di Google, che ora compete con altri modelli linguistici di grandi dimensioni in termini di calcolo e prestazioni.
O, nel caso della nuova offerta “Gemini Advanced”, forse meglio.
Come dice Google:
“Nelle valutazioni al buio con i nostri valutatori di terze parti, Gemini Advanced con Ultra 1.0 è ora il chatbot più preferito rispetto alle principali alternative”
Google afferma che la nuova AI Gemini è molto migliorata per affrontare compiti complessi, “come la codifica, il ragionamento logico, il seguire istruzioni sfumate e la collaborazione a progetti creativi”. I test iniziali suggeriscono che si tratta di un sistema paragonabile ai modelli di IA più avanzati, tanto che lo scrittore di tecnologia Ethan Mollick ha notato che è “chiaramente un modello di classe GPT-4” nella sua recensione iniziale.
Con la prossima generazione di IA, Google sta anche guardando al futuro della ricerca e a come mantenere il suo dominio nella scoperta del web nell’era delle query conversazionali. Questo cambiamento è ancora lontano dall’essere una trasformazione, ma alla fine, man mano che le persone si abituano a fare semplicemente delle domande, invece di capire le query di ricerca specifiche, questo sarà il modo in cui le cose andranno. E Google lo sa.
Per questo motivo, sta lavorando per costruire sistemi più avanzati che non solo facilitino tali ricerche, ma che mantengano anche la sua offerta principale, ovvero gli annunci di ricerca. Tuttavia, sta puntando anche su questo aspetto: Gemini Advanced sarà offerto come parte di un pacchetto di abbonamento a pagamento.
Questo è un modo per Google di compensare ulteriormente i costi di sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma potrebbe anche indicare un cambiamento importante nel processo di scoperta, che avrà implicazioni per tutte le aziende.
La SEO è diventata un elemento essenziale del panorama aziendale moderno, in quanto consente di abbinare le parole chiave e gli intenti con i termini e le frasi giuste visualizzate sul sito web. Si tratta di un processo complesso, che richiede un notevole lavoro per essere portato a termine, ma la prossima fase della scoperta online sarà completamente diversa e potrebbe rendere obsolete molte forme dell’attuale processo SEO.
OpenAI ha già spinto in questa direzione grazie alla sua partnership con Microsoft, che ha visto sempre più persone rivolgersi a ChatGPT per ottenere risposte, spesso sotto forma di risposte sistematiche che prendono dati dal web aperto, ma non includono link di riferimento,
Questo potrebbe essere devastante per i fornitori online che si affidano a questi riferimenti per massimizzare il traffico web e, di conseguenza, l’esposizione pubblicitaria e i ricavi, ma Google sta lavorando per gestire questo elemento e mantenere il proprio business, allineandosi al prossimo cambiamento.
Sebbene Google sia stata cauta nell’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa, sa di doversi muovere rapidamente per evitare che ChatGPT diventi l’opzione istintiva per chiunque voglia effettuare una ricerca sul web, come lo stesso “Google” era diventato un sostantivo prima di lui.
Il nuovo sistema Gemini è il prossimo passo su questo fronte e sarà interessante vedere come reagiranno gli utenti e se riuscirà ad aiutare Google a mantenere la sua posizione di strumento leader per la scoperta del web.
Gemini sarà disponibile in qualsiasi momento sui dispositivi Android, mentre Google sta lanciando anche una nuova app iOS per il sistema.
Ilsistema Gemini Advanced AI di Google sarà disponibile come parte del “Google One AI Premium Plan” al prezzo di 19,99 dollari al mese. Per saperne di più su Gemini Advanced e sulle modalità di iscrizione, clicca qui.
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