Quindi, dopo averlo testato in un paio di regioni per vedere se avesse un impatto, X (ex Twitter) sembra ora voler addebitare a tutti i nuovi utenti la creazione di un account nell’app.
Bene, se vuoi pubblicare o interagire con i post, questo è.
Nel programma “Non un Bot” di X, lanciato in Nuova Zelanda e nelle Filippine lo scorso ottobre, tutti i nuovi account vengono addebitati una tariffa annuale di $1 se vogliono “eseguire azioni di scrittura” nell’app.
Cosa che non è poi così grave, giusto? $1 non è molto, e molti utenti di X probabilmente non avrebbero problemi a pagare quella cifra per interagire.
Ma la domanda più grande è se lo faranno, e inoltre, funzionerà davvero, e infine fornirà un modo per X per fermare l’influsso dei bot che da tempo si ritiene essere un problema chiave per l’app?
La risposta? Probabilmente no.
Per il primo punto, se i nuovi utenti di X pagheranno. Basandosi sulla minima frazione di utenti di X attualmente paganti per X Premium (meno dello 1%) e sulle continue notizie negative su Elon Musk e le sue varie decisioni di gestione, non c’è molto che suggerisca che gli utenti saranno molto propensi a dare i loro soldi a X o ad avere accesso ad esso tramite un conto bancario collegato.
Che è almeno parte della motivazione di questo nuovo impulso. In linea con la visione dell’app “tutto app” di Elon (“super app”), vuole trasformare X in un mercato virtuale per tutte le transazioni, dove le persone farebbero le loro transazioni bancarie, anche ospitare il loro conto bancario, insieme allo shopping, al pagamento delle bollette, ecc.</span
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