Nessuna sorpresa per il settore dell’editoria dal Decreto rilancio varato il 13 maggio dal Governo Conte. Il testo definitivo conferma infatti le anticipazioni della vigilia.

Limitatamente all’anno 2020, dunque, il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari passa dal 30 al 50%. Viene quindi introdotto, sempre in via straordinaria per il 2020, un credito d’imposta dell’8% della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali.

Arriva anche il credito di imposta al 30% per le spese digitali sostenute dagli editori, ovvero per servizi di server, hosting, manutenzione evolutiva delle testate digitali e di gestione della connettività. In questo caso, il limite di spesa previsto è di 8 milioni di euro.




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