Durante il lockdown da Coronavirus, il mondo intero si è accorto dell’importanza delle videochat, diventate praticamente l’unico modo per parlare e avere contatti con parenti lontani, amici e colleghi. In queste settimane, piattaforme specializzate come Skype o Zoom sono diventate il pane quotidiano di ogni nucleo familiare, utilizzate non solo per chiacchierare, ma anche per tenere meeting di lavoro, lezioni scolastiche, persino sessioni di allenamento a casa.
Anche i big del mondo digitale se ne sono accorti, e chi non era ancora dotato di strumenti del genere ha deciso di provvedere. Come Facebook, che nelle scorse settimane ha lanciato Messenger Rooms, la sua piattaforma proprietaria di videoconferenze. Inizialmente presente solo nei Paesi anglofoni, da oggi lo strumento è disponibile in tutto il mondo.
In Nord America, Messenger Rooms è accessible tramite l’app di Facebook, mentre in tutti gli altri Paesi tramite Messenger. Le “rooms” possono ospitare fino a 50 persone, senza limite alla durata della videoconferenza (come invece avviene ad esempio su Zoom, nel caso di account base).
Quando un utente dà il via a una videoconferenza, i suoi amici vengono informati tramite un alert nella loro bacheca o una notifica. Alle videochat potranno partecipare anche persone che non possiedono un account Facebook; in questo caso verranno invitate tramite la condivisione di un link. In futuro gli utenti potranno avviare o partecipare a videoconferenze anche tramite le altre app di Facebook, come Instagram (via Direct Message), WhatsApp o Portal.

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