In una Londra distopica post-Brexit di un prossimo futuro la tecnologia ha preso il sopravvento: 6G, auto a guida autonoma, droni che pattugliano le strade. Tutto è automatico e gestito dalle macchine e dall’intelligenza artificiale, mentre la privacy è solo un ricordo lontano.
Una serie di esplosioni ad opera di un gruppo chiamato Zero-Day mette a ferro e fuoco Londra, che cede il potere a un tale Nigel Cass, capo dell’organizzazione paramilitare Albion. La colpa degli attentati però viene però fatta ricadere su DedSec, un collettivo di hacker e attivisti che vengono quindi bollati come terroristi. Nel frattempo in nome della “sicurezza” la città viene controllata da un governo di stampo fascista.
Questa è la storia che fa da sfondo a Watch Dogs: Legion, il terzo capitolo del videogioco open world futuristico disponibile su PC, Xbox One, PS4 e Stadia, dal mese di novembre è possibile giocarci anche sulle console next-gen PS5 e Xbox Series X.
Abbiamo provato il nuovo videogioco Ubisoft su console Xbox One X: dopo un primo capitolo datato 2014 che ha disatteso le aspettative di molti e un seguito che ha praticamente azzerato tutte le premesse del precedente con i suoi toni più scanzonati, Watch Dogs: Legion riesce finalmente a mantenere, non senza difetti, la promessa iniziale della serie.
Si può impersonare praticamente chiunque
L’idea alla base di questo titolo è piuttosto folle, infatti il ruolo di creative director è stato affidato a Clint Hocking, colui che ha diretto probabilmente il miglior Far Cry della serie, cioè il secondo capitolo.
L’obiettivo principale del giocatore è quello di ricostruire la DedSec reclutando nuovi attivisti nella città di Londra. La storia non ruota quindi attorno a un protagonista specifico, ma il giocatore può controllare direttamente fino a 9 milioni di personaggi. Anzi, 9 milioni di persone generate proceduralmente…
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