Con l’ordine esecutivo firmato da Trump nelle scorse ore, ByteDance non ha più scelta: deve vendere TikTok entro il 20 settembre. Altrimenti scatta il ban americano, e l’app sparisce dagli store di Apple e Android nel giro di qualche ora. La società cinese deve monetizzare, insomma. E deve farlo in fretta. La trattativa con Microsoft è in stato avanzato, ma alla luce della forzatura di Trump si ridimensiona la capacità di Nadella. Perché acquistare TikTok a queste condizioni è sicuramente più semplice.

Le buone referenze di Microsoft

Nonostante Trump, è giusto sottolineare le buone referenze che Microsoft ha coltivato negli ultimi trent’anni in Cina. La società di Redmond è una delle pochissime realtà americane a non aver subito ban nella Repubblica Popolare. Il primo centro di ricerca di Microsoft a Pechino è stato aperto negli Anni ‘90. E per molti giovani ingegneri cinesi è stato un po’ un sogno professionale. Anche Zhang Yiming, fondatore di ByteDance, ha lavorato in Microsoft. Ma i talenti passati dagli uffici cinesi dell’azienda di Gates sono diversi: da Yin Qi, ora fondatore del gigante del riconoscimento facciale Megvii, fino a Lin Bin, co-fondatore di Xiaomi.

Microsoft ha anche lavorato alla creazione di legami con l’elite politica cinese. Bill Gates è stato uno dei pochi dirigenti stranieri a incontrare tre presidenti cinesi di fila, a partire dal 1995, all’epoca in cui Microsoft è entrata in Cina. Cinque anni fa, il presidente Xi Jinping ha visitato il quartier generale di Microsoft a Redmond, e ha elogiato la società per “aver portato avanti lo sviluppo dell’industria tecnologica cinese”. Un insieme di cose, insomma, che ha sicuramente agevolato la trattativa che porterà TikTok nelle mani di Microsoft.

Quanto vale TikTok

Intanto stanno emergendo sempre più dettagli su questa operazione. A cominciare dalle dimensioni globali dell’acquisizione. Microsoft, infatti, prenderebbe TikTok anche per il mercato europeo e indiano, e non solo statunitense, canadese e australiano. E considerando che in Cina, formalmente, TikTok non esiste (è attiva l’app gemella, sempre di ByteDance, Douyin), l’operazione è di portata mondiale. Il prezzo su cui starebbero trattando Microsoft e ByteDance, secondo CNBC, non sarebbe però di 50 miliardi di dollari come emerso nelle prime fasi della trattativa, ma una cifra fra i 10 e i 30 miliardi.

Il caso WeChat

Intanto, nell’ordine esecutivo di Trump, è comparsa anche WeChat. L’app di messaggistica istantanea di proprietà di Tencent è di fatto bannata negli Stati Uniti. E, a differenza di TikTok, non ha molte chance di una vendita. WeChat, infatti, è utilizzata per lo più da cinesi. Negli Stati Uniti sono circa tre milioni gli utenti, e sono quasi esclusivamente cinesi-americani, che usano WeChat per cominciare tra di loro o con i parenti in patria.

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