L’ultimo evento I/O di Google, che si è svolto martedì, ha mostrato un’impressionante espansione dell’intelligenza artificiale in tutta la sua crescente gamma di prodotti, con nuovi strumenti generativi come Imagen 4 per le immagini, Veo 3 per i video e Flow per la produzione di film basati sull’intelligenza artificiale, che hanno occupato il centro della scena insieme a una rinnovata esperienza di ricerca basata sull’intelligenza artificiale e all’abbonamento premium Google AI Ultra.
Il nuovissimo strumento di editing Flow consente di creare filmati con l’AI e, almeno a prima vista, segna un salto significativo nelle capacità creative dell’AI di Google.
Flow incorpora i modelli AI Veo, Imagen e Gemini e il nuovo strumento di editing è stato progettato per aiutare gli storyteller a sviluppare le loro idee e a creare clip e scene cinematografiche per le loro storie.
In particolare, lo strumento di intelligenza artificiale ti permette di produrre facilmente contenuti video combinando immagini e audio generati, il che dovrebbe consentire un flusso di lavoro rapido per ottenere i risultati desiderati.
Google ha dichiarato che Flow si rivolge a “professionisti o a chi sta iniziando a lavorare”, il che significa praticamente a tutti coloro che hanno un interesse per il cinema. Le caratteristiche includono controlli della telecamera che ti permettono di creare esattamente il tipo di ripresa che desideri, con il controllo diretto del movimento della telecamera, degli angoli e delle prospettive.
Tra le altre funzioni di Flow c’è il costruttore di scene, che ti permette di modificare ed estendere senza problemi le inquadrature esistenti, in modo da poter rivelare un’azione più intensa o passare senza problemi a ciò che accadrà dopo con un movimento continuo e personaggi coerenti.
Il nuovo strumento di intelligenza artificiale di Google è un campanello d’allarme per Sora di OpenAI, uno dei concorrenti di alto profilo di Flow. Entrambi sono progettati per i registi e i creativi per generare scene video cinematografiche a partire da suggerimenti testuali, ma Flow si distingue per l’integrazione della generazione audio nativa.
I creativi affermati e le troupe cinematografiche guarderanno a questi nuovi strumenti con una certa trepidazione: gli ultimi prodotti di Google per la creazione di contenuti basati sull’intelligenza artificiale hanno un potenziale ancora maggiore di sconvolgere la cinematografia tradizionale, la pubblicità e altri settori simili. Ma alcuni registi stanno abbracciando i profondi cambiamenti in atto: il regista candidato all’Oscar Darren Aronofsky, ad esempio, ha annunciato una partnership con Google per una nuova iniziativa di storytelling generativo-AI per la creazione di cortometraggi utilizzando alcuni degli strumenti appena annunciati da Google, come riporta IndieWire.
“Il cinema è sempre stato guidato dalla tecnologia”, ha dichiarato Aronofsky in un comunicato. “Dopo i fratelli Lumiere e l’invenzione rivoluzionaria di Edison, i registi hanno liberato il potere narrativo nascosto delle telecamere. Le successive scoperte tecnologiche – suono, colore, VFX – ci hanno permesso di raccontare storie in modi che non potevano essere raccontati prima. Oggi non è diverso. È arrivato il momento di esplorare questi nuovi strumenti e di plasmarli per il futuro della narrazione”
Flow è disponibile da oggi per gli abbonati ai piani Google AI Pro e Ultra negli Stati Uniti, mentre altri paesi arriveranno presto.
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