Se questa settimana avete notato un calo nel numero dei vostri follower su LinkedIn, ecco perché:

Secondo questa segnalazione, condivisa dall’utente Sachin Shah, LinkedIn non conteggia più gli “account ibernati o limitati” nel numero dei follower o delle connessioni, il che potrebbe comportare la rimozione di molti profili dalle statistiche di LinkedIn.
Come spiegato da LinkedIn:
“Per supportare meglio i membri e i collaboratori di LinkedIn con approfondimenti più affidabili sull’engagement e la reach, gli account limitati e ibernati non saranno più inclusi nel numero totale di follower e connessioni elencati sul profilo di un membro. In futuro, aggiorneremo regolarmente i conteggi delle connessioni e dei follower di tutti i membri per rimuovere gli account limitati e ibernati. Questo fa parte dei nostri sforzi per costruire un’esperienza sicura, autentica e trasparente, aiutando a riflettere una visione più accurata del vostro pubblico”
Gli account ibernati, per chiarezza, sono profili LinkedIn che i membri hanno disattivato per un periodo di tempo, invece di chiuderli completamente.
L’aggiornamento ha senso e, in realtà, probabilmente avrebbe dovuto essere misurato in questo modo fin dall’inizio. D’altra parte, Twitter e Facebook includono i profili limitati nelle loro statistiche, quindi non è diverso da come altre applicazioni contano questo elemento.
“Se gli account limitati o ibernati diventano attivi, saranno nuovamente inclusi nel conteggio dei follower e delle connessioni di cui facevano precedentemente parte. Per i membri che raggiungono il limite di 30.000 connessioni, se gli account diventano illimitati non verranno riaggiunti ai loro elenchi di pubblico, a meno che non rimuovano le connessioni attuali”
Si tratta di un aggiornamento logico da parte di LinkedIn, che giunge al momento opportuno, in quanto la piattaforma saluta anche i suoi 59 milioni di utenti cinesi con la chiusura delle operazioni nella regione.
Dato che il numero totale dei suoi membri è già destinato a diminuire di milioni, credo che sia il momento giusto per aggiornare anche tutti i modi in cui misura il suo pubblico, anche se non è chiaro se LinkedIn smetterà di contare anche gli account ibernati o limitati nel suo database gli account ibernati o limitati nelle statistiche complessive dei membri.
Le statistiche complessive dei membri sono già in qualche modo fuorvianti: al momento, LinkedIn conta oltre 930 milioni di membri. Si tratta di un dato impressionante, ma è importante notare che “membri” e “utenti attivi”, la metrica più comune di utilizzo delle piattaforme sociali, non sono la stessa cosa.
Quindi, se confrontati con Instagram, ad esempio, che ha oltre un miliardo di utenti attivi, i 930 milioni di membri di LinkedIn, in superficie, sembrano vicini, ma in realtà il numero di utenti attivi di LinkedIn è considerato intorno ai 474 milioni, che è molto meno della cifra comunicata.
E se in questa statistica sono inclusi anche gli account inattivi, le acque si confondono ancora di più: si spera quindi che questo sia l’inizio di una nuova mossa verso una maggiore trasparenza da parte dell’applicazione su questo fronte.
Ma probabilmente no. Sarebbe utile sapere esattamente quanti utenti attivi e reali ha LinkedIn, ma non sembra che sia nell’interesse della piattaforma condividerlo ora, rischiando un confronto negativo con le altre app sociali con cui compete per la spesa pubblicitaria.
Ma il conteggio dei propri follower e delle proprie connessioni sarà ora più accurato, il che è già qualcosa.
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