Sebbene l’attuale ondata di strumenti di IA generativa sia interessante e stia già cambiando i comportamenti di scoperta e i processi interattivi, in realtà sta solo grattando la superficie di ciò che è possibile fare, ed è ben lontana dalla vera e propria “intelligenza” come suggerisce il nome stesso dell’IA.
In effetti, la maggior parte di questi modelli iniziali sono strumenti di corrispondenza dei dati, in grado di prevedere elementi di testo e immagini in base alla sequenza più probabile, applicando la probabilità a enormi insiemi di dati. Stanno diventando sempre più bravi a fare proprio questo, ma non stanno “pensando” in quanto tali, questi sistemi non stanno sviluppando nuovi concetti da soli e non c’è alcun intento o ragionamento dietro queste corrispondenze, se non le probabilità matematiche.
Questo è il livello successivo dell’IA, per il quale molti esperti hanno espresso preoccupazione, in quanto tali sistemi un giorno avranno la capacità di pensare in modo indipendente e, di conseguenza, potenzialmente supereranno le nostre capacità mentali. Tuttavia, la creazione di un “cervello” digitale è ancora lontana dall’essere una realtà.
Tuttavia, grazie alla sola probabilità, stiamo solo sfiorando le possibilità di espansione dei sistemi generativi: gli ultimi progressi indicano una fase completamente nuova della creazione digitale, che potrebbe escludere molti esseri umani dal processo.
La scorsa settimana, un’agenzia pubblicitaria spagnola ha fatto notizia dopo aver rivelato di aver…
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